4.07.2008

TMS

Non mi fai domande quando infili una mano sotto la camicetta e giochi violentemente con il mio capezzolo. L'altra mano impugna l'accendino e giri la testa verso di me solo quando hai acceso il joint e ne hai tirato una boccata. Poi mi baci le tette e un po' di fumo mi arriva negli occhi, ti libero la mano dalla sigaretta e tu inizi a toccarmi le cosce da sotto la gonna.
Sei molto generoso quando fai sesso, mi tocchi un casino e ne vuoi così non smetti mai di farmi godere, agitando sapientemente la tua mano sotto le mie mutande che in un attimo mi sfili e finalmente mi alzi e mi fai appoggiare sul mobile dietro di te. Io sono già piuttosto in orbita un po' perché non sono abituata a fumarmi i purini di gangja e un po' perché tu ti dai da fare moltissimo e vado giù di testa. Così le mie gambe sono divaricate e tu mi tieni il culo ed è forse da 20 minuti che mi stai succhiando, mordendo, leccando e sembra che stai parlando con la mia fica e io intanto ho finito la sigaretta e sono venuta in un modo nuovo.

Sono passata da te perché volevo prima darti un piccolo bacio e poi succhiarti il cazzo per tre ore senza mai staccarmi e quando ebbi finito me ne andai quasi subito perché non volevo confondere le cose, avevo sempre voglia di farmi scopare o di trovare un modo per parlare ma sentivo di dover rimanere fedele al purismo del pompino e così presi le scale sentendo ancora il tuo cazzo in gola e cercando di placare le mie voglie. Arrivata di sotto, attraversai il cortile e poi scatta il meccanismo del cancello e mentre sto varcando la soglia il custode mi chiama signorina, al citofono per lei, e così mi avvicino e mi passa il ricevitore e sei tu che mi dici "torna un po' su".
Sembra che sia stato qualcun altro ad aprirmi la porta perché quando entro in camera tua tu sei seduto sulla poltrona come se da quando sono uscita la prima volta non ti fossi più alzato e mi fai segno di avvicinarmi e poi mi apri i pantaloni che scivolano a terra e mentre mi fai sedere sopra di te mi togli le mutandine e mi infili il cazzo dentro. Hai uno spasimo di piacere appena mi è entrato tutto perchè evidentemente constati che sono tanto bagnata da far passare tutto il tuo grande cazzo in un attimo e poi con un solo gesto fermo e senza togliermi gli occhi di dosso ti sistemi meglio sulla poltrona, ti mordi l'interno della guancia e mi stai guardando di nuovo flemmatico come per dire, ok, ora divertiti.
Io tra te e me sto sentendo il pieno di sangue bollente e tu ti muovi piano e sembra che mi stai chiamando da un altro pianeta e quando capisci che sto venendo mi dici, non perdi tempo eh?, forza bella, mi vuoi baciare? Non mi baciare, dio come ti sto sentendo, sù bella…e sembra che tu con le mani sappia sempre cosa fare e mentre sta finendo il mio orgasmo mi dilati il buco del culo poi mi alzi e ti impugni il cazzo e lo sposti facendomelo sprofondare dentro senza difficoltà mentre ancora mi stai afferrando le natiche e mi masturbi facendomi strofinare forte sulla tua pancia tanto che vengo di nuovo subito e stavolta non esiti a baciarmi forte così io non respiro più.

Una volta ti ho confessato che era troppo per me, mi sconvolgeva parecchio fare del sesso con te. Ci stavamo guardando un DVD in edizione tedesca di un film di Nava, un thriller italiano anni '70 che iniziava subito veloce con un agguato e degli omicidi che avevi detto -guarda come sono horror 'ste violenze. Poi ti eri accoccolato sulla mia pancia e per baciarmi senza impedimenti cercavi di liberarmi i fianchi dai pantaloni e abbiamo giocato un tot così perché tu insistevi e io anche perchè non volevo sconvolgermi con le tue magie tantriche. Ad un certo punto ci siamo trovati seduti cranio contro cranio ginocchia contro ginocchia e ridevamo e io avevo le mani giunte in mezzo alle tette e ti ho detto - ti prego parliamo di qualcos'altro! e tu hai risposto con la voce calda - ok, mentre facciamo l'amore però.
Poi ti sei lamentato che mi ero messa dei pantaloni difficilissimi da togliere e infatti li avevo quasi ancora indosso e ho saltato per agganciare la chiusura – no! Per favore non ti rivestire! E cercavo di stare seria ma poi mi è venuto da ridere perché il sequestratore del film ha ordinato all'ostaggio –dai, togliti le mutande!- e così i nostri movimenti sono diventati più violenti e scattavamo e ti ho fatto una mossa di un'arte marziale molto potente e tu mi hai rivoltato afferrando i passanti e le mutande e io ero tutto d'un botto nuda e completamente pronta per te.
Non so dove stavo quando mi hai fatto venire con la bocca con le mani e con la bocca si può dire forse che fossi abbandonata a seguire il senso ultimo dei nostri movimenti. Sono venuta ancora e a quel punto non so come ci stessimo muovendo perché più che altro sembrava fosse il mondo a muoversi e noi a restare fermi e poi quando infine avevo il tuo cazzo dentro ti ho chiesto - cos'hai detto? E tu mi hai ripetuto che nel caso mi fossi incoscientemente mossa tu saresti incoscientemente venuto e così ero sotto di te e mi sono totalmente rilassata e ti ho assicurato che sarei rimasta immobile. E l'abbiamo fatto così.

Ogni volta che mi allontano da te mi sembra che non potranno passare più di tre giorni prima che debba cedere alla voglia di nuovo. Sono 5 anni che va avanti così e finora ho resitito, a volte anche molti mesi perché ragionevolmente ho l'impressione che giocare sempre là sia pericoloso. Mi scippi la testa e allora sembra che in quel momento respiro una formula sconosciuta d'aria e devo spiegarlo perché mi spaventa?


2:37 am

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ragazzi miei siete una forza, devo capirvi ancora bene, ma siete davvero forti...

A-Woman A-Man ha detto...

Bello.
Ci sono i capricci, le tensioni e le capriole dell'eros gaio e sensuale, di passione e unione soave.
Bello!

A-Woman A-Man ha detto...

Ritorno dopo un po' di tempo, rileggo. E' una descrizione contemporanea dell'amore, libero e liberato, non solo i sentimenti, come una volta, non solo genitale, come nelle masturbazioni o nei calendari, c'è tutto ed è per quello che è bello, come un Cantico dei Cantici in jeans e con un cyloom.